
Aspirazione fanghi: quando è necessaria e a chi rivolgersi
Il trattamento, o depurazione, delle acque reflue è il processo di rimozione dei contaminanti da un’acqua reflua di origine urbana o industriale; quasi tutte le attività umane infatti producono queste acque, che prima di essere restituite all’ambiente devono essere necessariamente depurate in quanto gli agenti inquinanti che contengono sono maggiori della capacità auto-depurativa del terreno, del mare, dei fiumi e dei laghi. Tutto il ciclo depurativo è composto dunque da diverse fasi, tra cui quella dell’aspirazione e depurazione dei fanghi che a loro volta, sono ricchi di sostanze inquinanti. Prima di tutto dobbiamo precisare che con il termine fanghi intendiamo i residui derivanti dai processi di depurazione delle acque reflue, che costituiscono il principale residuo dei trattamenti depurativi, soprattutto dei processi di sedimentazione, e nei quali si concentrano proprio gli inquinanti rimossi dalle acque reflue. Dunque attraverso il processo di depurazione delle acque degli scarichi, vengono estratti i fanghi di depurazione composti da tutte quelle sostanze organiche ed inorganiche che rendono le acque non utilizzabili.
Come avviene l’aspirazione dei fanghi
L’aspirazione di questi fanghi è una procedura particolare che deve essere effettuata da personale competente e attraverso l’uso dei giusti mezzi, come autotreni, autobotti e altri sistemi di pompaggio sicuri per effettuare questa operazione. Questi fanghi infatti vengono aspirati per evitare che si riversino all’esterno provocando l’inquinamento dell’ambiente circostante e delle acque, e successivamente trasportati presso impianti destinati ai rifiuti speciali. Bisogna tuttavia precisare che i fanghi depurazione, anche secondo normativa, hanno due destinazioni: una è di recupero e una di smaltimento. Per quanto riguarda la prima ipotesi, il recupero, i fanghi vengono riutilizzati per produrre energia (termovalorizzazione) o per essere riutilizzati nel settore agricolo come fertilizzanti (spandimento sul terreno; produzione di compost); oppure smaltiti in discarica o inceneritori per evitare la diffusione di sostanze nocive e sempre rispettando le normative vigenti in materia e tenendo conto della classe di appartenenza delle sostanze contenute nei fanghi.